SUPERCAR
Lamborghini SC63: l'hypercar che sfida le regole con un design rivoluzionario e un V8 da 680 CV
La Lamborghini SC63 con il suo design aggressivo riflette l'approccio audace della casa di Sant'Agata Bolognese al mondo delle Hypercar.
La squadra di progettazione, guidata da Rouven Mohr, ha personalizzato ogni singolo componente per garantire un vantaggio competitivo.
Diversamente da altri costruttori, Lamborghini ha scelto di sviluppare un V8 biturbo da 680 CV ex-novo. Ciò rende la SC63 un concorrente unico nel campo delle competizioni Hypercar-LMDh.
La SC63 è il manifesto della serietà delle intenzioni di Lamborghini per il suo programma endurance.
Anatomia della SC63 di Lamborghini
Il design tutto spigoli in perfetto stile Lamborghini racconta immediatamente dell’aggressività con cui la casa di Sant’Agata Bolognese si approccia alle competizioni Hypercar. A dispetto di un regolamento tecnico prescrittivo e condizionato dal BoP, il gruppo di lavoro guidato da Rouven Mohr non ha voluto lasciare nulla al caso. Ogni singolo componente, incluse le parti di fornitura standard, è stato personalizzato per assicurarsi un vantaggio competitivo sulla concorrenza. La SC63 è il manifesto della serietà delle intenzioni di Lamborghini per il suo programma endurance.
Un V8 biturbo da 680 CV
Diversi costruttori della classe regina hanno optato per partire da un motore già esistente, sia nell’ottica del risparmio costi che dell’affidabilità. Ma non è questo il caso di Lamborghini, che ha preferito sviluppare un V8 biturbo da 680 CV ex-novo, specifico per le esigenze della classe Hypercar-LMDh. La cilindrata da 3.8 litri rientra nella media dello schieramento, seppur lievemente più capiente rispetto alle Hypercar a trazione integrale
La scelta del Cold V
Il V8 della Lamborghini nasce con la configurazione "cold V", ossia con i due turbo montati all’esterno delle bancate del motore. Secondo la spiegazione di Lamborghini, la scelta serve a favorirne raffreddamento e alimentazione, oltre che ad abbassare il centro di gravità. Differenza con la scelta di Ferrari, che ha optato invece per l'hot V, con turbo al centro.
Personalizzazione dei componenti standard
Com’è d’obbligo nei regolamenti LMDh, la vettura monta diversi componenti di fornitura standard: batteria della WAE, motore elettrico Bosch, cambio a sei rapporti di Xtrac. Ciò però non impedisce a Lamborghini di personalizzare ogni parte, nei limiti del regolamento. Le marce ad esempio sono ottimizzate in base alle caratteristiche aerodinamiche della vettura e alle strategie di erogazione dei due motori.
Equilibrio tra telaio e aerodinamica
Dal punto di vista telaistico e aerodinamico, scopo dei progettisti è ampliare la finestra di utilizzo della vettura. I valori limite di carico e resistenza aerodinamica sono fissati da regolamento e omologati in galleria del vento, ma i costruttori possono comunque fare la differenza. L'obiettivo è assicurare un bilanciamento ottimale e prestazioni aerodinamiche che rimangano vicine al limite in ogni condizione di marcia.